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La piscina più grande del mondo è lunga 1km e profonda 35 metri. Si trova a San Alfonso del Mar, in Cile, e contiene 250 mila metri cubi di acqua, l’equivalente di 6000 piscine domestiche.

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A rendere ancora più affascinante questa piscina, è il fatto di essere praticamente a pochi metri dal mare vero e proprio, godendo quindi dello stesso clima che si avrebbe in spiaggia.

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Air France lascia il tavolo su Alitalia.

"Sono contrario, finisce qui" ha detto Jean Cyril Spinetta di fronte alla protesta dei sindacati.
La compagnia rischia di sprofondare nel caos: il presidente e amministratore, Maurizio Prato, si è dimesso. I sindacati temono il commissariamento.

Ieri i lavori Aitech hanno invaso la pista dell'aereoporto di Capodichino.

Ma come siamo messi.. A mio parere dovrebbero svendere tutto e cercare di salvare il più possibile, che con il passare del tempo questa azienda può solo andare peggio..

Che ne pensate?
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Dal Tibet alla censura di Internet, agli arresti arbitrari: mancata ogni promessa
Al contrario di quanto promesso formalmente da Pechino, le Olimpiadi stanno diventando un'occasione di ulteriore limitazione dei già scarsi diritti umani garantiti in Cina e la situazione si aggrava con l'avvicinarsi della data d'inizio dei Giochi.
Lo denuncia nel suo nuovo rapporto Amnesty International, che chiede alle autorità cinesi di porre immediatamente fine alle misure repressive nei confronti dei difensori dei diritti umani a Pechino e in altre zone del Paese e delle persone che prendono parte a manifestazioni in Tibet e nelle regioni limitrofe".

E' successo, secondo Irene Khan, Segretaria generale di Amnesty International, che le Olimpiadi sono diventate occasione e pretesto per stringere il giro di vite contro gli attivisti. Il rapporto fa riferimento ai disordini repressi a Lhasa, ma anche all'estesa opera di "pulizia preolimpica" a Pechino dintorni, che hanno dato origine a gravi violazioni dei diritti umani. "Questi comportamenti - commenta Khan - mettono in dubbio la serietà dell’impegno cinese di migliorare la situazione dei diritti umani. I Giochi olimpici finora non sono stati un catalizzatore per le riforme. A meno che non vengano adottate misure urgenti che modifichino la situazione, appare sempre più improbabile che le Olimpiadi possano lasciare un’eredità positiva. A soli quattro mesi dall’inaugurazione di Pechino 2008, il Comitato olimpico internazionale e i leader mondiali devono parlare chiaro: se non esprimeranno preoccupazione per quanto sta accadendo e non chiederanno pubblicamente un cambiamento, la loro rischierà di apparire una tacita accondiscendenza verso le violazioni dei diritti umani perpetrate dalla Cina nella preparazione dei Giochi olimpici". Amnesty International chiede quindi alle autorità cinesi di: Consentire l’immediato ingresso in Tibet e nelle regioni limitrofe di ispettori delle Nazioni Unite e di altri osservatori indipendenti; porre fine agli arresti arbitrari, alle intimidazioni e alle minacce nei confronti degli attivisti; non applicare più forme punitive di detenzione amministrativa; consentire a tutti i giornalisti di operare in piena libertà in ogni parte della Cina; liberare tutti i prigionieri di coscienza; ridurre il numero dei reati per i quali è prevista la pena di morte, come primo passo verso la sua abolizione.

Secondo il rapporto di Amnesty, le autorità hanno fatto ricorso a una forza eccessiva, talvolta letale, nei confronti delle manifestazioni in Tibet e nelle regioni limitrofe. Pur riconoscendo che esse hanno il dovere di proteggere persone e proprietà da atti di violenza (compresi gli attacchi dettati da ragioni etniche contro cinesi Han), l'associazione sottolinea che il loro operato deve rispettare i principi di necessità e proporzionalità previsti dagli standard internazionali sui diritti umani.
Considerata la diffusione della tortura e degli altri maltrattamenti in Tibet, già documentata da molto tempo, Amnesty International teme che i tibetani arrestati nelle ultime settimane rischino di subire pestaggi e altri abusi e di essere condannati a morte al termine di processi iniqui. L’organizzazione chiede quindi alle autorità cinesi di rendere noti generalità, luogo di detenzione e status legale di ogni persona imprigionata e di rilasciare tutti coloro che sono stati arrestati solo per aver preso parte a proteste pacifiche.
Il pressoché totale black-out sull’informazione, imposto in Tibet e nelle regioni limitrofe, non solo ha reso difficile verificare le denunce provenienti da quelle zone, ma suona anche come un tradimento del solenne impegno cinese di assicurare "completa libertà di stampa" nel periodo precedente l’avvio delle Olimpiadi.

Il rapporto descrive casi di attivisti per i diritti umani perseguitati per aver denunciato violazioni o aver collegato le loro denunce ai preparativi dei Giochi olimpici. L’organizzazione chiede il rilascio immediato e incondizionato degli attivisti imprigionati solo per aver espresso le proprie opinioni, tra cui: - l’attivista per il diritto alla terra Yang Chunlin, condannato il 25 marzo a cinque anni di carcere per "incitamento alla sovversione" dopo aver promosso una campagna dal titolo "Non vogliamo le Olimpiadi, vogliamo i diritti umani". Ha riferito di essere stato torturato dalla polizia e di non aver potuto denunciare, durante il processo, il trattamento subito; l’attivista di Pechino Hu Jia, processato il 18 marzo per incitamento alla sovversione a causa delle sue attività in favore dei diritti umani, dopo che per molti mesi gli era stata imposta una forma particolarmente invadente di arresti domiciliari. Sua moglie, Zeng Jinyan, e il loro bambino appena nato, continuano a essere bloccati in casa, sotto stretta sorveglianza della polizia.
La "pulizia’ preolimpica" ha causato l’arresto di migliaia di persone che si erano recate a Pechino per presentare reclami in forma di petizioni. Molte di esse sono state espulse verso le province di provenienza. Questa pratica pare essere una reminiscenza di quella chiamata custodia e rimpatrio, un sistema di detenzione e successiva espulsione dei migranti interni, la cui abolizione nel 2003 era stata trionfalmente presentata come un importante passo avanti nel rispetto dei diritti umani.
Alcune delle persone giunte a Pechino per presentare reclami sono state condannate alla rieducazione attraverso il lavoro, un’altra forma illegale di detenzione senza processo, la cui riforma è ferma nell’agenda politica cinese da molti anni. Le nuove regole introdotte l’anno scorso per aumentare la libertà d’informazione dei giornalisti stranieri non sono state applicate in Tibet; a Pechino e in altre zone della Cina, è stato impedito a diversi giornalisti di svolgere inchieste su temi considerati sensibili. Nel frattempo, rimangono in vigore dure restrizioni per gli organi d’informazione nazionali e la censura su Internet è stata rafforzata, prendendo ultimamente di mira diversi siti che si occupano di Aids.Si crede che il controllo sulle informazioni si stia estendendo anche ai contenuti degli sms scambiati tra utenti di telefonia mobile della capitale.
Infine, il rapporto di Amnesty International manifesta apprezzamento per l’annuncio ufficiale di una significativa riduzione, lo scorso anno, delle condanne a morte e delle esecuzioni a seguito della reintroduzione della revisione da parte della Corte suprema del popolo. L’organizzazione per i diritti umani, tuttavia, continua a chiedere alle autorità di pubblicare dati completi su scala nazionale che possano confermare quanto dichiarato dalle autorità.
Le geniali menti di Yahoo hanno partorito un’altra idea delle loro: un sito tutto al femminile che si chiama Shine. Accattivanti i titoli fucsia e numerose le sezioni che si occupano di moda, bellezza, cibo, lavoro, intrattenimento, musica, arredamento d’interni e anche di rapporti familiari. Chi più ne ha più ne metta, anche se sembra che abbiamo pensato proprio a tutto. Ad essere pubblicati sul sito saranno anche editori specializzati nel lifestyle come Conde Nast, una rubrica si intitola infatti healt life. Il target al quale puntano le magnifiche 11 di Shine è quello delle donne americane tra i 25 e i 45 anni e c’è da giurarci che lo centreranno in pieno.

Le ‘ladies of Shine’ dichiarano di aver voluto creare un portale brillante e dinamico dedicato ad ogni donna, non sole le single o le mamme o le donne in carriera e hanno fatto davvero un ottimo lavoro.

Quello che vuoi trovare su Shine è: consigli su come accontentare il tuo uomo e una dieta “per perdere 5 chili velocemente!” ma quello che troverai invece è: perché comprare una “It Bag” è uno spreco di soldi; come preparare un pasto in 30 minuti; come rilassarti alla tua scrivania in ufficio e molto altro.

A PRESTO
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Con Android tenterà di approdare sugli smartphone facendo leva su Linux. Con Virgle, Google ha scelto Virgin per aprire una colonia terreste su Marte. Per superare il crescente inquinamento e il surriscaldamento terrestre non c'è più tempo di trovare soluzioni a basso impatto ambientale. Il motore di ricerca più utilizzato del web, come suo solito, ha avuto un approccio radicale: sbarcare sul pianeta rosso aiutato da Virgin, peraltro già impegnata nel progettare voli spaziali per turismo.

Si tratterà di costruire vere e proprie colonie permanenti; a partire dal 2014 sarà possibile farsi trasbordare all'interno di questi cunicoli. Agli occhi dei fortunati coloni si aprirà uno scenario molto simile a quello anticipato nel film Total Recall: vere e proprie città scavate sotto l'arido manto roccioso marziano e spessi vetri che proteggeranno dall'atmosfera invivibile. Si può già compilare on-line il modulo per diventare pioniere per diventare i primi a popolare la Virgle Base 1 che aprirà nel 2015. Un anno dopo avverrà la partenza in massa verso il pianeta rosso, mentre nel 2108 i nostri fortunati discendenti saranno i cittadini di Virgle City. In questo piano di sviluppo centenario non saranno tutte rose e fiori: dimenticatevi di arrivare su Marte per una gita turistica. Bisognerà trovare minerali, costruire alloggi e impiantare punti di approdo per i gruppi di terrestri in arrivo; insomma, sarà necessario "modellare" il pianeta per ospitare le colonie.

Per diventare Virgle Pioneer basta compilare un questionario e, successivamente, prestarsi ad analisi successive. Senza dimenticare che come Android, anche per Marte l'approccio è di tipo open source, così chiunque potrà contribuire al progetto. Google e Virgin programmano di spendere da 10 a 15 milardi di dollari in venti anni per supportare Virgle, ma il giro d'affari presunto è di 34 mila miliardi di dollari. Che aspettate?

Ah, a proposito, ci siamo dimenticati di dirvi che è un Pesce d'Aprile, l'ennesimo della storia di Google. Come al solito ben realizzato e curato, tanto che vale la pena di leggere per puro diletto le pagine vergate con una spiccata ironia. E poi chissà... un giorno potrebbe diventare realtà il viaggio su Marte. Nel frattempo, eccovi una gustosa anticipazione all'indirizzo http://www.google.com/virgle/index.html. Una raccomandazione: non prendetela troppo sul serio.

SAN FRANCISCO (Reuters) - Google ha annunciato una nuova iniziativa per rendere utilizzabile anche offline il suo software finora residente solo sul web.

La più importante Internet company del mondo ha detto che a partire dalla prossima settimana consentirà agli utenti di Google Docs di elaborare documenti anche senza disporre di una connessione web attiva, come per esempio in aereo, in treno o in altri luoghi dove non è possibile usare la Rete.

La funzione offline di Google Docs consentirà dunque lo stoccaggio temporaneo dei documenti modificati sul proprio computer. Una volta riconnessi al web, le modifiche saranno automaticamente registrate online.

"Sono ancora i primi giorni. Stiamo lavorando per far funzionare un numero maggiore di applicazioni e funzioni web anche dove le connessioni non sono disponibili", ha spiegato Google in un comunicato.

Tra le funzioni utilizzabili offline, la possibilità di mettere mano a fogli di calcolo elettronico, di vedere e di curare presentazioni.

L'editing offline si avvale della tecnologia Google Gears, varata circa 15 mesi fa a beneficio degli sviluppatori di applicazioni proprio per creare funzioni offline nei propri programmi.

Qual è la vostra ricetta per la Milano dell'Expo?
Una città in cui si respira meglio perché emette il 15 per cento in meno di Co2. Dove si viaggia in metrò da Niguarda a San Siro, e da Lorenteggio a Linate. Dove saranno stati spesi 14 miliardi di euro in infrastrutture. Ma anche una Milano con sette anni di cantieri davanti e 29 milioni di persone in visita nei cinque mesi dell´Esposizione universale.

Una città da skyline anche verticale. E con 11 milioni di metri quadri di verde in più sparsi per tutte le periferie. Ma anche con un nuovo quartiere residenziale a Rho-Pero, dopo che smontata una parte dei padiglioni tirati su per l´Esposizione, si costruirà al loro posto case e uffici.

Il dossier racconta la rivoluzione per Rho-Pero. (leggi l'articolo) Ma cinque mesi di Expo non si fermano a Rho-Pero. Il dossier di candidatura racconta di tutta una Milano ambientalista. Capace di diminuire del 15 per cento entro il 2012 (e del 20 per cento entro il 2020) le sue emissioni di anidride carbonica e dare una mano contro il gas serra.

Vinta la gara per l'assegnazione dell'Expo, insomma, ci sarà da ridisegnare Milano. Un'opportunità enorme per la città, ma anche un grande rischio.

E se per Marco Tronchetti Provera "occorrerà pianificare, a partire dalle infrastrutture, e coinvolgere il mondo delle eccellenze d'impresa che a Milano significa anche tecnologie avanzate, comunicazione, moda, design, cultura" (leggi l'intervista) , 'architetto Gae Aulenti ha già la sua ricetta "Cogliamo questa grande occasione per ridisegnare la città. Non pensiamo solo a immense torri, a nuove Tour Eiffel, o a strani edifici simbolo. Disegniamo le strade, i quartieri, il tessuto vivo della metropoli. E facciamolo chiamando al lavoro i giovani architetti" (leggi l'intervista)

Qual è invece la vostra ricetta per la Milano dell'Expo? Pensate che si debba puntare, ad esempio, su un tipo di sviluppo più sostenibile? Siete d'accordo con Gae Aulenti sul coinvolgimento dei giovani? Quali infrastrutture vorreste che arrivassero? E cosa non vorreste mai che succedesse? Temete che Milano si trasformerà in un cantiere permanente o pensate che questa sia un'opportunità straordinaria di crescita per la città?

Dite la vostra, raccontate la Milano che vorreste per l'Esposizione universale
Vi racconto una bella storia.. Leggete l'articolo!!!

Microsoft non vede il motivo per aumentare l'offerta di 44,6 miliardi di dollari fatta due mesi fa per l'acquisizione di Yahoo, secondo fonti vicine ai piani di Microsoft.

"Perché Microsoft dovrebbe andare contro i suoi interessi? La compagnia non ne vede il motivo", ha detto una delle fonti, che hanno chiesto di restare anonime perché non autorizzate a rilasciare dichiarazioni per conto della società.

Un portavoce di Yahoo ha rifiutato commenti.

Dirigenti di Microsoft e Yahoo, aveva riferito un'altra fonte a Reuters nei giorni scorsi, si sono incontrati una volta per discutere della possibile fusione tra le due società, dopo l'offerta da 31 dollari per azione lanciata da Microsoft su Yahoo il 31 gennaio scorso.

Da allora, Yahoo ha preso contatti anche con News Corp di Rupert Murdoch e la divisione Aol di Time Warner.

Nonostante opinioni apparse su vari blog secondo cui Microsoft starebbe pensando di incrementare la propria offerta, una delle fonti ha detto che Microsoft non ne sente la necessità, perché non sono emerse proposte alternative credibili.

Yahoo ha rifiutato l'offerta di Microsoft, attualmente valutata intorno a 42 miliardi di dollari, dichiarando, in febbraio, che essa "sottovaluta" la compagnia.


Questa è la lunga odissea che porterà Microsoft a posizionarsi come diretto concorrente per sffrontare l'imperatore GOOGLE.

La battaglia sarà sicuramente dura e alla fine secondo il mio modesto parere ne resterà uno..

Se posso sbilanciarmi secondo me resterà vincente il re GOOGLE.. Ed è giusto così anche per un motivo di comportamento aziendale nei vari anni..

Google sempre dedito al OPEN SOURCE vs Microsoft monopolista per eccellenza..

Staremo a vedere.. E voi che ne pensate?