Qual è la vostra ricetta per la Milano dell'Expo?
Una città da skyline anche verticale. E con 11 milioni di metri quadri di verde in più sparsi per tutte le periferie. Ma anche con un nuovo quartiere residenziale a Rho-Pero, dopo che smontata una parte dei padiglioni tirati su per l´Esposizione, si costruirà al loro posto case e uffici.
Il dossier racconta la rivoluzione per Rho-Pero. (leggi l'articolo) Ma cinque mesi di Expo non si fermano a Rho-Pero. Il dossier di candidatura racconta di tutta una Milano ambientalista. Capace di diminuire del 15 per cento entro il 2012 (e del 20 per cento entro il 2020) le sue emissioni di anidride carbonica e dare una mano contro il gas serra.
Vinta la gara per l'assegnazione dell'Expo, insomma, ci sarà da ridisegnare Milano. Un'opportunità enorme per la città, ma anche un grande rischio.
E se per Marco Tronchetti Provera "occorrerà pianificare, a partire dalle infrastrutture, e coinvolgere il mondo delle eccellenze d'impresa che a Milano significa anche tecnologie avanzate, comunicazione, moda, design, cultura" (leggi l'intervista) , 'architetto Gae Aulenti ha già la sua ricetta "Cogliamo questa grande occasione per ridisegnare la città. Non pensiamo solo a immense torri, a nuove Tour Eiffel, o a strani edifici simbolo. Disegniamo le strade, i quartieri, il tessuto vivo della metropoli. E facciamolo chiamando al lavoro i giovani architetti" (leggi l'intervista)
Qual è invece la vostra ricetta per la Milano dell'Expo? Pensate che si debba puntare, ad esempio, su un tipo di sviluppo più sostenibile? Siete d'accordo con Gae Aulenti sul coinvolgimento dei giovani? Quali infrastrutture vorreste che arrivassero? E cosa non vorreste mai che succedesse? Temete che Milano si trasformerà in un cantiere permanente o pensate che questa sia un'opportunità straordinaria di crescita per la città?
Dite la vostra, raccontate la Milano che vorreste per l'Esposizione universale
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