Con Android tenterà di approdare sugli smartphone facendo leva su Linux. Con Virgle, Google ha scelto Virgin per aprire una colonia terreste su Marte. Per superare il crescente inquinamento e il surriscaldamento terrestre non c'è più tempo di trovare soluzioni a basso impatto ambientale. Il motore di ricerca più utilizzato del web, come suo solito, ha avuto un approccio radicale: sbarcare sul pianeta rosso aiutato da Virgin, peraltro già impegnata nel progettare voli spaziali per turismo.
Si tratterà di costruire vere e proprie colonie permanenti; a partire dal 2014 sarà possibile farsi trasbordare all'interno di questi cunicoli. Agli occhi dei fortunati coloni si aprirà uno scenario molto simile a quello anticipato nel film Total Recall: vere e proprie città scavate sotto l'arido manto roccioso marziano e spessi vetri che proteggeranno dall'atmosfera invivibile. Si può già compilare on-line il modulo per diventare pioniere per diventare i primi a popolare la Virgle Base 1 che aprirà nel 2015. Un anno dopo avverrà la partenza in massa verso il pianeta rosso, mentre nel 2108 i nostri fortunati discendenti saranno i cittadini di Virgle City. In questo piano di sviluppo centenario non saranno tutte rose e fiori: dimenticatevi di arrivare su Marte per una gita turistica. Bisognerà trovare minerali, costruire alloggi e impiantare punti di approdo per i gruppi di terrestri in arrivo; insomma, sarà necessario "modellare" il pianeta per ospitare le colonie.
Per diventare Virgle Pioneer basta compilare un questionario e, successivamente, prestarsi ad analisi successive. Senza dimenticare che come Android, anche per Marte l'approccio è di tipo open source, così chiunque potrà contribuire al progetto. Google e Virgin programmano di spendere da 10 a 15 milardi di dollari in venti anni per supportare Virgle, ma il giro d'affari presunto è di 34 mila miliardi di dollari. Che aspettate?
Ah, a proposito, ci siamo dimenticati di dirvi che è un Pesce d'Aprile, l'ennesimo della storia di Google. Come al solito ben realizzato e curato, tanto che vale la pena di leggere per puro diletto le pagine vergate con una spiccata ironia. E poi chissà... un giorno potrebbe diventare realtà il viaggio su Marte. Nel frattempo, eccovi una gustosa anticipazione all'indirizzo http://www.google.com/virgle/index.html. Una raccomandazione: non prendetela troppo sul serio.
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